
Ogni strada ha una storia
La prima Fujifilm l’ho acquistata nel 2016, quando ho iniziato a prendere sul serio la fotografia. Era una Fujifilm X70: compatta, discreta, perfetta per esplorare la città con occhi nuovi. Da allora, Fujifilm è sempre rimasta al mio fianco. Negli anni sono passato a una X-T20, poi a una X-T4 e successivamente a si è unita alla mia famiglia la più recente FUJIFILM X-M5. Fotografare con la nuova FUJIFILM X-E5 e l’ottica XF23mmF2.8 pancake è una combinazione che ha risvegliato in me lo stesso entusiasmo delle origini.

La mia fotografia nasce dalla strada
Il mio approccio alla fotografia è profondamente personale. Non fotografo per collezionare immagini belle, ma per entrare in contatto con ciò che mi circonda. Sono architetto di formazione e appassionato di cinema, e credo che questo influenzi il mio modo di osservare. Cerco stratificazione, atmosfera, narrazione. Insegno street photography a Roma e, più che definire regole, invito sempre i miei studenti a sviluppare uno sguardo consapevole, in grado di trasformare anche la scena più ordinaria in qualcosa di poetico.

La street photography, per me, è un punto di partenza, non un limite. Lascio spazio all’istinto, ma anche all’intuizione e alla costruzione. A volte osservo da lontano, altre volte interagisco con le persone. In ogni caso, ciò che mi interessa è l’incontro – tra elementi, luci, storie, possibilità.

Con Fujifilm X-E5 ritrovo la leggerezza e la libertà
Quando cammino per la città, voglio essere invisibile ma pronto a cogliere ogni sfumatura. Fujifilm X-E5, con il suo design compatto e discreto, è l’ideale per chi come me cerca spontaneità e controllo allo stesso tempo. L’autofocus è velocissimo: posso reagire in un attimo a una scena inaspettata, a un gesto, a un’espressione.

Il nuovo obiettivo XF23mmF2.8 pancake è stato una sorpresa: leggero, nitido, perfetto per la mia visione fotografica. Mi permette di muovermi con naturalezza, senza distrazioni, senza attirare attenzione. È quasi come tornare alla X70 – ma con tutta la potenza e qualità dell’ultima generazione e con la possibilità di poter cambiare ottiche quando serve.

Il dettaglio fa la differenza
Uno degli aspetti che apprezzo di più di X-E5 è la leva per il crop: posso passare da 35mm a 50mm direttamente in camera, senza cambiare obiettivo e senza sacrificare la qualità dell’immagine. È come avere due obiettivi in uno, e questo mi consente di cambiare prospettiva in modo intuitivo, lasciando fluire il mio processo creativo.

Il sensore da 40.2MP è eccezionale: ogni dettaglio è nitido, anche quando ritaglio l’immagine in post-produzione. E in condizioni di luce difficili, la resa è sempre solida, sia nei contrasti netti che nelle sfumature più morbide. Lavorando spesso con ombre, riflessi e luci artificiali, questa è una qualità per me essenziale.

Non so cosa scatterò domani, ma voglio godermi ogni passo
La fotografia di strada lascia molto al caso, ma non tutto. Non ho bisogno di sapere in anticipo cosa cercherò, né dove mi porteranno i miei passi. So solo che ogni strada, anche la più anonima, può nascondere una storia. Ed è per questo che ho bisogno di strumenti che mi seguano, che non mi rallentino, che potenzino – e non ostacolino – la mia visione.

Con Fujifilm X-E5 e FUJINON XF23mmF2.8 sento di avere esattamente questo: la libertà di lasciarmi guidare dal momento, di cogliere l’inaspettato, di mostrare il mio modo di vedere il mondo senza compromessi.

